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Ricorsi test facoltà numero chiuso 2019: anche quest'anno ci sono criticità

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Il 3 settembre si sono svolti i test di accesso per i corsi di laurea in medicina e chirurgia ed odontoiatria e protesi dentaria.

Anche per l’anno accademico 2019/2020, sussistono i medesimi profili di illegittimità che, negli ultimi anni, hanno determinato l’accoglimento di ricorsi per più di un migliaio di studenti rappresentati e difesi dallo Studio Legale Pellegrini Quarantotti.

In particolare, il D.M. del 28-03-2019 n. 277, che disciplina le modalità e contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico ad accesso programmato nazionale a.a. 2019/2020 mantiene le stesse seguenti criticità, in aggiunta a quanto clamorosamente verificato in via ulteriore:  

- violazione della segretezza dei quesiti di prova. I giorni prima del test (ed addirittura la notte prima) si sarebbe registrato un picco elevatissimo di ricerche on line riguardo le parole chiave contenute nel test di accesso a medicina. Ciò sta a significare che molti candidati erano a conoscenza in anticipo delle domande oggetto della prova di accesso ai corsi di laurea in medicina ed odontoiatria;

- illegittimo utilizzo di dispositivi elettronici (soprattutto auricolari) durante il test, che ha consentito ad alcuni candidati di comunicare con l’esterno. La conferma è fornita dalla circostanza che i picchi di ricerche on line delle parole chiave è avvenuta anche durante l’orario di espletamento della prova;

- illegittimità del sistema di abbinamento della prova alla scheda anagrafica a mezzo di etichette autoadesive che negli anni scorsi ha creato gravi problematiche;

- violazione anonimato e mancata certezza di paternità della prova;

- illegittimo meccanismo di funzionamento della graduatoria, sia in riferimento alla conferma di interesse (con tempistiche ridotte) e permanenza di posti vacanti;

- l’illegittima determinazione dei posti messi a disposizione, inferiore a quanto previsto dalla legge;

- i posti eventualmente risultati non coperti, nell’ambito della graduatoria riservata ai candidati cittadini extracomunitari residenti all’estero, verranno gestiti direttamente dalle Università con modalità poco trasparenti;

- l’illegittima somministrazione di quesiti di ragionamento logico, non previsti dalla legge che regolamenta il numero chiuso.

Inoltre, saranno al vaglio dello Studio Legale eventuali altre problematiche che potranno emergere anche in relazione alla errata formulazione dei quesiti. In passato la non corretta formulazione di alcuni quesiti della prova per l’accesso a medicina ed odontoiatria (ad esempio il n. 16, per l’a.a. 2016/2017) ha portato ad ammettere al corso di laurea molti ragazzi in sovrannumero.   

Alla luce di quanto sopra, anche quest’anno, lo Studio Legale Pellegrini Quarantotti si occuperà di presentare ricorsi in forma individuale o collettiva per gli studenti esclusi dalle facoltà a numero chiuso.

Lo Studio Legale Pellegrini Quarantotti, da oltre 10 anni, rappresenta uno dei più importanti riferimenti a livello nazionale in materia di ricorsi avverso il mancato accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso, con particolare riguardo ai corsi di laurea in medicina, odontoiatria e professioni sanitarie.

Lo Studio, nel corso degli anni, ha rappresentato e difeso migliaia di studenti, consentendo loro di entrare nelle facoltà prescelte. Ciò, grazie all’adozione di una specifica strategia difensiva (diversa rispetto ad altri Studi) e con l’individuazione di specifiche motivazioni di ricorso. Per approfondimenti sui pronunciamenti favorevoli degli ultimi due anni, si rimanda ad alcuni provvedimenti di accoglimentoDecreto TAR Lazio n. 6866/2016Ordinanza Consiglio di Stato n. 1602/2017Decreto Consiglio di Stato n. 1038/2017; Decreto Cautelare 2018; Ordinanza accoglimento 2018-2019.

Per informazioni sui ricorsi ai test di ingresso alle facoltà a numero chiuso 2019 è possibile inviare una email, con i propri recapiti, a [email protected] o cliccando qui e compilando l'apposito form.